Lotto No. 573


Zinaida Serebriakova *


(Neskutchnoje 1884–1967 Parigi)
Fanciulla assisa con bracciali, 1928, firmato e datato Z. Serebriakova 1928, Marrakech, pastello su carta, 62 x 48 cm, con cornice, (PP)

Si ringrazia il Sig. Pavel Pavlinov, esperto della Zinaida Serebriakova Foundation, Mosca, per avere confermato l’autenticità dell’opera.

The work is registered in the archive of the Zinaida Serebriakova Foundation under the No. 00105. A certificate is available on request at the Zinaida Serebriakova Foundation.

Provenienza:
Collezione privata europea –
acquistato direttamente dall’artista nel 1928;
In seguito per eredità

Zinaida Serebriakova eseguì i pastelli “Marocchino che suona il rabab” (lotto 574) e “Fanciulla assisa con bracciali” (lotto 573) in Marocco alla fine del 1928.
Dopo essersi trasferita a Parigi nel 1924, la Serebriakova lavorò come ritrattista e paesaggista, dipinse nature morte e scene domestiche. Nel maggio e nel giugno 1928 ebbe tredici opere in mostra alla “Esposizione d’arte russa antica e moderna” a Bruxelles, alla cui inaugurazione partecipò il Re del Belgio Alberto I. Molti critici, storici dell’arte, collezionisti, appassionati d’arte e mecenati belgi cominciarono a interessarsi all’arte di Zinaida Serebriakova. Uno di questi mecenati, il Barone Jean de Brouwer, commissionò all’artista un ritratto di famiglia, e la invitò a recarsi in viaggio in Marocco, dove egli possedeva un vasto agrumeto. L’invito era soggetto a una condizione: che de Brouwer avrebbe poi potuto scegliere qualsiasi dipinto che gli fosse piaciuto tra quelli ispirati dal viaggio. Dopo qualche riflessione e uno scambio di corrispondenza con i parenti, la Serebriakova decise di recarsi in Marocco.
All’inizio del dicembre 1928, dopo avere attraversato la Spagna e lo Stretto di Gibilterra, pose per la prima volta piede sul suolo africano. In Marocco, Zinaida Serebriakova visse soprattutto a Marrakech, dove rimase immediatamente affascinata dai dettagli riguardanti il nuovo ambiente. In una lettera datata 24 dicembre, indirizzata al fratello E. Lanceray, che viveva a Tiflis (Tbilisi), Serebriakova scrisse: “Sono rimasta stupefatta da ogni cosa qui: i costumi che mostrano la più ampia varietà di colori, la diversità di razze umane che qui si mescolano, fra cui neri, arabi, mongoli, ebrei (del tipo più tipicamente biblico), eccetera. Inoltre, anche la vita a Marrakech è fantastica: tutto viene fatto in maniera artigianale, come dovrebbe essere, come veniva fatto mille anni addietro… Sono due settimane in tutto che sono qui, ma sono rimasta così sbalordita da tutte le nuove esperienze che non riesco a concentrarmi su quel che dovrei dipingere e come dovrei farlo. Non appena mi siedo per dipingere, le donne se ne vanno.”
Ciononostante, l’artista riuscì a realizzare un vasto numero di lavori a pastello raffiguranti scene di genere, ritratti e paesaggi. Serebriakova si interessava alle persone in costume tradizionale, alle donne con bambini, ai musicisti. Tutte queste opere colpiscono per la ricchezza dei colori, per il tocco delicato, per l’abile composizione.
Subito dopo essere ritornata a Parigi, nel gennaio 1929, Zinaida Serebriakova riuscì ad organizzare una esposizione delle proprie opere del periodo marocchino per il successivo febbraio, presso la galleria di Bernheim Jeune.
E il 17 maggio A. Benois scriveva le seguenti parole, commentando l’esposizione della propria nipote: “Ella ha incantato chiunque con la propria collezione marocchina, completata durante una semplice permanenza di sei settimane: una tale freschezza, semplicità, accuratezza, vitalità, e così tanta luce!”
Opere provenienti dalla serie marocchina del 1928-1929 furono mostrate in altre esposizioni, fra cui nel dicembre 1931 presso La Petite Galerie di Bruxelles.
La serie di dipinti di Marrakech realizzati dalla Serebriakova nel periodo 1928-29 rappresenta – assieme al secondo ciclo marocchino del 1932 – una delle vette del suo periodo creativo parigino.
© Pavel Pavlinov, storico dell’arte, membro dell’AICA, ed esperto presso la Zinaida Serebriakova Foundation

Si ringrazia il Sig. Pavel Pavlinov, esperto della Zinaida Serebriakova Foundation, Mosca, per avere confermato l’autenticità dell’opera.

Provenienza:
Collezione privata europea –
acquistato direttamente dall’artista nel 1928;
In seguito per eredità

Zinaida Serebriakova eseguì i pastelli “Marocchino che suona il rabab” (lotto 574) e “Fanciulla assisa con bracciali” (lotto 573) in Marocco alla fine del 1928.
Dopo essersi trasferita a Parigi nel 1924, la Serebriakova lavorò come ritrattista e paesaggista, dipinse nature morte e scene domestiche. Nel maggio e nel giugno 1928 ebbe tredici opere in mostra alla “Esposizione d’arte russa antica e moderna” a Bruxelles, alla cui inaugurazione partecipò il Re del Belgio Alberto I. Molti critici, storici dell’arte, collezionisti, appassionati d’arte e mecenati belgi cominciarono a interessarsi all’arte di Zinaida Serebriakova. Uno di questi mecenati, il Barone Jean de Brouwer, commissionò all’artista un ritratto di famiglia, e la invitò a recarsi in viaggio in Marocco, dove egli possedeva un vasto agrumeto. L’invito era soggetto a una condizione: che de Brouwer avrebbe poi potuto scegliere qualsiasi dipinto che gli fosse piaciuto tra quelli ispirati dal viaggio. Dopo qualche riflessione e uno scambio di corrispondenza con i parenti, la Serebriakova decise di recarsi in Marocco.
All’inizio del dicembre 1928, dopo avere attraversato la Spagna e lo Stretto di Gibilterra, pose per la prima volta piede sul suolo africano. In Marocco, Zinaida Serebriakova visse soprattutto a Marrakech, dove rimase immediatamente affascinata dai dettagli riguardanti il nuovo ambiente. In una lettera datata 24 dicembre, indirizzata al fratello E. Lanceray, che viveva a Tiflis (Tbilisi), Serebriakova scrisse: “Sono rimasta stupefatta da ogni cosa qui: i costumi che mostrano la più ampia varietà di colori, la diversità di razze umane che qui si mescolano, fra cui neri, arabi, mongoli, ebrei (del tipo più tipicamente biblico), eccetera. Inoltre, anche la vita a Marrakech è fantastica: tutto viene fatto in maniera artigianale, come dovrebbe essere, come veniva fatto mille anni addietro… Sono due settimane in tutto che sono qui, ma sono rimasta così sbalordita da tutte le nuove esperienze che non riesco a concentrarmi su quel che dovrei dipingere e come dovrei farlo. Non appena mi siedo per dipingere, le donne se ne vanno.”
Ciononostante, l’artista riuscì a realizzare un vasto numero di lavori a pastello raffiguranti scene di genere, ritratti e paesaggi. Serebriakova si interessava alle persone in costume tradizionale, alle donne con bambini, ai musicisti. Tutte queste opere colpiscono per la ricchezza dei colori, per il tocco delicato, per l’abile composizione.
Subito dopo essere ritornata a Parigi, nel gennaio 1929, Zinaida Serebriakova riuscì ad organizzare una esposizione delle proprie opere del periodo marocchino per il successivo febbraio, presso la galleria di Bernheim Jeune.
E il 17 maggio A. Benois scriveva le seguenti parole, commentando l’esposizione della propria nipote: “Ella ha incantato chiunque con la propria collezione marocchina, completata durante una semplice permanenza di sei settimane: una tale freschezza, semplicità, accuratezza, vitalità, e così tanta luce!”
Opere provenienti dalla serie marocchina del 1928-1929 furono mostrate in altre esposizioni, fra cui nel dicembre 1931 presso La Petite Galerie di Bruxelles.
La serie di dipinti di Marrakech realizzati dalla Serebriakova nel periodo 1928-29 rappresenta – assieme al secondo ciclo marocchino del 1932 – una delle vette del suo periodo creativo parigino.
© Pavel Pavlinov, storico dell’arte, membro dell’AICA, ed esperto presso la Zinaida Serebriakova Foundation

Esperta: Mag. Patricia Pálffy Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386

patricia.palffy@dorotheum.at

24.11.2015 - 18:00

Prezzo realizzato: **
EUR 125.000,-
Stima:
EUR 80.000,- a EUR 120.000,-

Zinaida Serebriakova *


(Neskutchnoje 1884–1967 Parigi)
Fanciulla assisa con bracciali, 1928, firmato e datato Z. Serebriakova 1928, Marrakech, pastello su carta, 62 x 48 cm, con cornice, (PP)

Si ringrazia il Sig. Pavel Pavlinov, esperto della Zinaida Serebriakova Foundation, Mosca, per avere confermato l’autenticità dell’opera.

The work is registered in the archive of the Zinaida Serebriakova Foundation under the No. 00105. A certificate is available on request at the Zinaida Serebriakova Foundation.

Provenienza:
Collezione privata europea –
acquistato direttamente dall’artista nel 1928;
In seguito per eredità

Zinaida Serebriakova eseguì i pastelli “Marocchino che suona il rabab” (lotto 574) e “Fanciulla assisa con bracciali” (lotto 573) in Marocco alla fine del 1928.
Dopo essersi trasferita a Parigi nel 1924, la Serebriakova lavorò come ritrattista e paesaggista, dipinse nature morte e scene domestiche. Nel maggio e nel giugno 1928 ebbe tredici opere in mostra alla “Esposizione d’arte russa antica e moderna” a Bruxelles, alla cui inaugurazione partecipò il Re del Belgio Alberto I. Molti critici, storici dell’arte, collezionisti, appassionati d’arte e mecenati belgi cominciarono a interessarsi all’arte di Zinaida Serebriakova. Uno di questi mecenati, il Barone Jean de Brouwer, commissionò all’artista un ritratto di famiglia, e la invitò a recarsi in viaggio in Marocco, dove egli possedeva un vasto agrumeto. L’invito era soggetto a una condizione: che de Brouwer avrebbe poi potuto scegliere qualsiasi dipinto che gli fosse piaciuto tra quelli ispirati dal viaggio. Dopo qualche riflessione e uno scambio di corrispondenza con i parenti, la Serebriakova decise di recarsi in Marocco.
All’inizio del dicembre 1928, dopo avere attraversato la Spagna e lo Stretto di Gibilterra, pose per la prima volta piede sul suolo africano. In Marocco, Zinaida Serebriakova visse soprattutto a Marrakech, dove rimase immediatamente affascinata dai dettagli riguardanti il nuovo ambiente. In una lettera datata 24 dicembre, indirizzata al fratello E. Lanceray, che viveva a Tiflis (Tbilisi), Serebriakova scrisse: “Sono rimasta stupefatta da ogni cosa qui: i costumi che mostrano la più ampia varietà di colori, la diversità di razze umane che qui si mescolano, fra cui neri, arabi, mongoli, ebrei (del tipo più tipicamente biblico), eccetera. Inoltre, anche la vita a Marrakech è fantastica: tutto viene fatto in maniera artigianale, come dovrebbe essere, come veniva fatto mille anni addietro… Sono due settimane in tutto che sono qui, ma sono rimasta così sbalordita da tutte le nuove esperienze che non riesco a concentrarmi su quel che dovrei dipingere e come dovrei farlo. Non appena mi siedo per dipingere, le donne se ne vanno.”
Ciononostante, l’artista riuscì a realizzare un vasto numero di lavori a pastello raffiguranti scene di genere, ritratti e paesaggi. Serebriakova si interessava alle persone in costume tradizionale, alle donne con bambini, ai musicisti. Tutte queste opere colpiscono per la ricchezza dei colori, per il tocco delicato, per l’abile composizione.
Subito dopo essere ritornata a Parigi, nel gennaio 1929, Zinaida Serebriakova riuscì ad organizzare una esposizione delle proprie opere del periodo marocchino per il successivo febbraio, presso la galleria di Bernheim Jeune.
E il 17 maggio A. Benois scriveva le seguenti parole, commentando l’esposizione della propria nipote: “Ella ha incantato chiunque con la propria collezione marocchina, completata durante una semplice permanenza di sei settimane: una tale freschezza, semplicità, accuratezza, vitalità, e così tanta luce!”
Opere provenienti dalla serie marocchina del 1928-1929 furono mostrate in altre esposizioni, fra cui nel dicembre 1931 presso La Petite Galerie di Bruxelles.
La serie di dipinti di Marrakech realizzati dalla Serebriakova nel periodo 1928-29 rappresenta – assieme al secondo ciclo marocchino del 1932 – una delle vette del suo periodo creativo parigino.
© Pavel Pavlinov, storico dell’arte, membro dell’AICA, ed esperto presso la Zinaida Serebriakova Foundation

Si ringrazia il Sig. Pavel Pavlinov, esperto della Zinaida Serebriakova Foundation, Mosca, per avere confermato l’autenticità dell’opera.

Provenienza:
Collezione privata europea –
acquistato direttamente dall’artista nel 1928;
In seguito per eredità

Zinaida Serebriakova eseguì i pastelli “Marocchino che suona il rabab” (lotto 574) e “Fanciulla assisa con bracciali” (lotto 573) in Marocco alla fine del 1928.
Dopo essersi trasferita a Parigi nel 1924, la Serebriakova lavorò come ritrattista e paesaggista, dipinse nature morte e scene domestiche. Nel maggio e nel giugno 1928 ebbe tredici opere in mostra alla “Esposizione d’arte russa antica e moderna” a Bruxelles, alla cui inaugurazione partecipò il Re del Belgio Alberto I. Molti critici, storici dell’arte, collezionisti, appassionati d’arte e mecenati belgi cominciarono a interessarsi all’arte di Zinaida Serebriakova. Uno di questi mecenati, il Barone Jean de Brouwer, commissionò all’artista un ritratto di famiglia, e la invitò a recarsi in viaggio in Marocco, dove egli possedeva un vasto agrumeto. L’invito era soggetto a una condizione: che de Brouwer avrebbe poi potuto scegliere qualsiasi dipinto che gli fosse piaciuto tra quelli ispirati dal viaggio. Dopo qualche riflessione e uno scambio di corrispondenza con i parenti, la Serebriakova decise di recarsi in Marocco.
All’inizio del dicembre 1928, dopo avere attraversato la Spagna e lo Stretto di Gibilterra, pose per la prima volta piede sul suolo africano. In Marocco, Zinaida Serebriakova visse soprattutto a Marrakech, dove rimase immediatamente affascinata dai dettagli riguardanti il nuovo ambiente. In una lettera datata 24 dicembre, indirizzata al fratello E. Lanceray, che viveva a Tiflis (Tbilisi), Serebriakova scrisse: “Sono rimasta stupefatta da ogni cosa qui: i costumi che mostrano la più ampia varietà di colori, la diversità di razze umane che qui si mescolano, fra cui neri, arabi, mongoli, ebrei (del tipo più tipicamente biblico), eccetera. Inoltre, anche la vita a Marrakech è fantastica: tutto viene fatto in maniera artigianale, come dovrebbe essere, come veniva fatto mille anni addietro… Sono due settimane in tutto che sono qui, ma sono rimasta così sbalordita da tutte le nuove esperienze che non riesco a concentrarmi su quel che dovrei dipingere e come dovrei farlo. Non appena mi siedo per dipingere, le donne se ne vanno.”
Ciononostante, l’artista riuscì a realizzare un vasto numero di lavori a pastello raffiguranti scene di genere, ritratti e paesaggi. Serebriakova si interessava alle persone in costume tradizionale, alle donne con bambini, ai musicisti. Tutte queste opere colpiscono per la ricchezza dei colori, per il tocco delicato, per l’abile composizione.
Subito dopo essere ritornata a Parigi, nel gennaio 1929, Zinaida Serebriakova riuscì ad organizzare una esposizione delle proprie opere del periodo marocchino per il successivo febbraio, presso la galleria di Bernheim Jeune.
E il 17 maggio A. Benois scriveva le seguenti parole, commentando l’esposizione della propria nipote: “Ella ha incantato chiunque con la propria collezione marocchina, completata durante una semplice permanenza di sei settimane: una tale freschezza, semplicità, accuratezza, vitalità, e così tanta luce!”
Opere provenienti dalla serie marocchina del 1928-1929 furono mostrate in altre esposizioni, fra cui nel dicembre 1931 presso La Petite Galerie di Bruxelles.
La serie di dipinti di Marrakech realizzati dalla Serebriakova nel periodo 1928-29 rappresenta – assieme al secondo ciclo marocchino del 1932 – una delle vette del suo periodo creativo parigino.
© Pavel Pavlinov, storico dell’arte, membro dell’AICA, ed esperto presso la Zinaida Serebriakova Foundation

Esperta: Mag. Patricia Pálffy Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386

patricia.palffy@dorotheum.at


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte moderna
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 24.11.2015 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 14.11. - 24.11.2015


** Prezzo d'acquisto comprensivo di tassa di vendita e IVA

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