Lotto No. 707


Heinz Mack *


Heinz Mack * - Arte contemporanea

(nato a Lollar, Assia, nel 1913)
Rilievo con plexiglas colorato, 1971, firmato sul retro Mack, alluminio, plexiglas colorato e incolore, chiodi su tavola in legno colorata in nero con cornice in alluminio, 241 x 242 x 6 cm, (PS)

Provenienza:
Collezione privata H. e G. Troost, Meerbusch
Collezione privata, Renania Settentrionale-Vestfalia

Bibliografia:
Dieter Honisch, Mack - Skulpturen 1953–1986, vol. I, Düsseldorf/Vienna 1986, p. 508, n. 781

“L’apparizione della luce nella luce, della spazio nello spazio, dello spazio nella luce e della luce nello spazio soddisfecero pienamente le mie aspettative immaginative – se le condizioni in cui erano apparse erano ideali.

Lì è dove ho visto il mio idealismo.” (1)
È stato attraverso un errore accidentale che Heinz Mack scoprì gli effetti della luce su un pezzo di foglio d’alluminio che aveva ripreso la struttura del suo tappeto di sisal per il suo motivo lavorato a sbalzo. Nel momento in cui calpestò la stagnola che stava sul pavimento, questa produsse un tappeto di luce, un riflettore di luce. In questo modo Heinz Mack poté chiaramente vedere come la luce sul foglio d’alluminio venisse dispersa per via dei motivo a rilievo sul tappeto e al tempo stesso riflessa. Da quel momento in avanti l’effetto della luce nelle sue opere ebbe un ruolo decisivo per la concezione della sua arte. Il carattere dei suoi rilievi è determinato dal modo in cui questi catturano la luce e, al tempo stesso, la riflettono nello spazio circostante. Con l’aiuto della luce, il suo grande rilievo con plexiglas colorato diventa una scultura monumentale e immateriale. Inoltre, un ingrediente essenziale a quest’effetto è la struttura in serie dei rilievi stessi, che rende possibile sperimentare la rifrazione della luce da angoli sempre variabili, anche se questi si differenziano solo minimamente gli uni dagli altri. Grazie alla struttura sul rilievo in combinazione con i dischi d’alluminio dalle forme variabili e con i pannelli in plexiglas multicolore, l’opera viene percepita in modo nuovo e differente ogni volta che la si guarda. Per Heinz Mack la luce non è qualcosa di mistico o qualcosa che possa essere spiegato scientificamente. Egli vede semmai nella luce un potenziale creativo in grado di apportare qualità più intensa all’apparenza estetica.”(2)
(1) Galerie Schoeller (a cura di), Gruppe Zero, Dusseldorf 1998, p. 22
(2) Dieter Honisch, in: Beate Reifenscheid (a cura di), heinz MACK catalogo della mostra, Bielefeld 2009, p. 36

Esperta: Dr. Petra Maria Schäpers Dr. Petra Maria Schäpers

petra.schaepers@dorotheum.de

25.11.2015 - 18:00

Prezzo realizzato: **
EUR 295.800,-
Stima:
EUR 240.000,- a EUR 280.000,-

Heinz Mack *


(nato a Lollar, Assia, nel 1913)
Rilievo con plexiglas colorato, 1971, firmato sul retro Mack, alluminio, plexiglas colorato e incolore, chiodi su tavola in legno colorata in nero con cornice in alluminio, 241 x 242 x 6 cm, (PS)

Provenienza:
Collezione privata H. e G. Troost, Meerbusch
Collezione privata, Renania Settentrionale-Vestfalia

Bibliografia:
Dieter Honisch, Mack - Skulpturen 1953–1986, vol. I, Düsseldorf/Vienna 1986, p. 508, n. 781

“L’apparizione della luce nella luce, della spazio nello spazio, dello spazio nella luce e della luce nello spazio soddisfecero pienamente le mie aspettative immaginative – se le condizioni in cui erano apparse erano ideali.

Lì è dove ho visto il mio idealismo.” (1)
È stato attraverso un errore accidentale che Heinz Mack scoprì gli effetti della luce su un pezzo di foglio d’alluminio che aveva ripreso la struttura del suo tappeto di sisal per il suo motivo lavorato a sbalzo. Nel momento in cui calpestò la stagnola che stava sul pavimento, questa produsse un tappeto di luce, un riflettore di luce. In questo modo Heinz Mack poté chiaramente vedere come la luce sul foglio d’alluminio venisse dispersa per via dei motivo a rilievo sul tappeto e al tempo stesso riflessa. Da quel momento in avanti l’effetto della luce nelle sue opere ebbe un ruolo decisivo per la concezione della sua arte. Il carattere dei suoi rilievi è determinato dal modo in cui questi catturano la luce e, al tempo stesso, la riflettono nello spazio circostante. Con l’aiuto della luce, il suo grande rilievo con plexiglas colorato diventa una scultura monumentale e immateriale. Inoltre, un ingrediente essenziale a quest’effetto è la struttura in serie dei rilievi stessi, che rende possibile sperimentare la rifrazione della luce da angoli sempre variabili, anche se questi si differenziano solo minimamente gli uni dagli altri. Grazie alla struttura sul rilievo in combinazione con i dischi d’alluminio dalle forme variabili e con i pannelli in plexiglas multicolore, l’opera viene percepita in modo nuovo e differente ogni volta che la si guarda. Per Heinz Mack la luce non è qualcosa di mistico o qualcosa che possa essere spiegato scientificamente. Egli vede semmai nella luce un potenziale creativo in grado di apportare qualità più intensa all’apparenza estetica.”(2)
(1) Galerie Schoeller (a cura di), Gruppe Zero, Dusseldorf 1998, p. 22
(2) Dieter Honisch, in: Beate Reifenscheid (a cura di), heinz MACK catalogo della mostra, Bielefeld 2009, p. 36

Esperta: Dr. Petra Maria Schäpers Dr. Petra Maria Schäpers

petra.schaepers@dorotheum.de


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte contemporanea
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 25.11.2015 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 14.11. - 25.11.2015


** Prezzo d'acquisto comprensivo di tassa di vendita e IVA

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