Lotto No. 1580


Gottfried Bechtold *


Gottfried Bechtold * - Arte contemporanea

(Bregenz 1947 nato) “Rien ne va plus! Nichts geht mehr! Keine Treppe für Fortuna”(Rien ne va plus!, Niente va più, nessuna scala per la Fortuna) sul retro firmato, datato G. Bechtold 91 e con la notazione “restaurato 2009 G. Bechtold” (la schiena è stata sostituita dall‘artista), tubi al neon, lastra di alluminio (anodizzato) 204 x 87 x 10 cm, sul retro trasformatore, installazione video (VHp. 95 min. colore) con video e telecomando, (K)

Esposizioni:
Bregenzer Kunstverein in collaborazione con la Kunsthalle di Vienna; Bregenza, Palais Thurn & Taxis, 1996/ Kunsthalle Wien im Museumsquartier, 1996.

Vedi:
Wolfgang Fetz, Gottfried Bechtold, Edizioni Stemmle AG, Bregenzer Kunstverein 1996, pagine 370–377

”Rien ne va plus! Nichts geht mehr! Keine Treppe für Fortuna“

Ciso cripiche interrelazioni tra l’altra con l’opera di Berchtold “Max Reneclaude”, formazione antropomorfa di rami a forma di nudo disteso. Trovata nel 1989, l’artista non ha fatto che segarla da un albero ed esporla come ready-made della natura alla mostra viennese “Von der Natur in der arte”(dalla natura all’arte) (1990).

Nel più puro stile botticelliano Bechtold collega l’icona femminile – l’artista ha definito l’attrazione sessuale una costante nelle condizione dell’esistenza umana (“Sennò che motivo ci sarebbe di guidare unaFerrari?”) - con l’elemento originaario-acqua. La sua dea al neon non solo scompare tra le onde ma ne riemerge anche ininterrottamente. Una venere nata dalla schiuma degli anni ’ 90: Kim Basinger come fumetto al neon su di una scalinata al posto di una Simonetta Vespucci dipinta su tela in una riva fiorentina del XV secolo. Gottfried Bechtold, che ha progettato e in parte realizzato anche altri lavori con luce al neon, è bensì affascinato dal materiale in sè ma in questo contesto ha certo più pensato a una parafrasi della „cinematografie dei tubi al neon” (F. Rötzer), come essa è in uso a Las Vegas, dove l’effetto sensuale è sì impressionante ma si spinge all’assurdo, poiché la sua intensificazione può soltanto essere di tipo quantitativo. Bechtold intende il suo utilizzo di neon nell‘opera “Rien ne va plus! Nichts geht mehr! Keine Treppe für Fortuna” come una citazione materiale e il suo nudo al neon può essere visto alla fine come una prosecuzione ironica di “Nu descendent un escalier” di Duchamp e come omaggio al giocatore Duchamp, che ha sempre fatto compiere ai temi della sua arte mosse intelligenti, prima di dedicarsi interamente al gioco degli scacchi.
Marion Piffer/Lara Fritz.

Provenienza:
Proprietà privata, Tirolo

Esperta: Mag. Elke Königseder Mag. Elke Königseder
+43-1-515 60-358

elke.koenigseder@dorotheum.at

16.05.2013 - 19:00

Stima:
EUR 35.000,- a EUR 45.000,-

Gottfried Bechtold *


(Bregenz 1947 nato) “Rien ne va plus! Nichts geht mehr! Keine Treppe für Fortuna”(Rien ne va plus!, Niente va più, nessuna scala per la Fortuna) sul retro firmato, datato G. Bechtold 91 e con la notazione “restaurato 2009 G. Bechtold” (la schiena è stata sostituita dall‘artista), tubi al neon, lastra di alluminio (anodizzato) 204 x 87 x 10 cm, sul retro trasformatore, installazione video (VHp. 95 min. colore) con video e telecomando, (K)

Esposizioni:
Bregenzer Kunstverein in collaborazione con la Kunsthalle di Vienna; Bregenza, Palais Thurn & Taxis, 1996/ Kunsthalle Wien im Museumsquartier, 1996.

Vedi:
Wolfgang Fetz, Gottfried Bechtold, Edizioni Stemmle AG, Bregenzer Kunstverein 1996, pagine 370–377

”Rien ne va plus! Nichts geht mehr! Keine Treppe für Fortuna“

Ciso cripiche interrelazioni tra l’altra con l’opera di Berchtold “Max Reneclaude”, formazione antropomorfa di rami a forma di nudo disteso. Trovata nel 1989, l’artista non ha fatto che segarla da un albero ed esporla come ready-made della natura alla mostra viennese “Von der Natur in der arte”(dalla natura all’arte) (1990).

Nel più puro stile botticelliano Bechtold collega l’icona femminile – l’artista ha definito l’attrazione sessuale una costante nelle condizione dell’esistenza umana (“Sennò che motivo ci sarebbe di guidare unaFerrari?”) - con l’elemento originaario-acqua. La sua dea al neon non solo scompare tra le onde ma ne riemerge anche ininterrottamente. Una venere nata dalla schiuma degli anni ’ 90: Kim Basinger come fumetto al neon su di una scalinata al posto di una Simonetta Vespucci dipinta su tela in una riva fiorentina del XV secolo. Gottfried Bechtold, che ha progettato e in parte realizzato anche altri lavori con luce al neon, è bensì affascinato dal materiale in sè ma in questo contesto ha certo più pensato a una parafrasi della „cinematografie dei tubi al neon” (F. Rötzer), come essa è in uso a Las Vegas, dove l’effetto sensuale è sì impressionante ma si spinge all’assurdo, poiché la sua intensificazione può soltanto essere di tipo quantitativo. Bechtold intende il suo utilizzo di neon nell‘opera “Rien ne va plus! Nichts geht mehr! Keine Treppe für Fortuna” come una citazione materiale e il suo nudo al neon può essere visto alla fine come una prosecuzione ironica di “Nu descendent un escalier” di Duchamp e come omaggio al giocatore Duchamp, che ha sempre fatto compiere ai temi della sua arte mosse intelligenti, prima di dedicarsi interamente al gioco degli scacchi.
Marion Piffer/Lara Fritz.

Provenienza:
Proprietà privata, Tirolo

Esperta: Mag. Elke Königseder Mag. Elke Königseder
+43-1-515 60-358

elke.koenigseder@dorotheum.at


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte contemporanea
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 16.05.2013 - 19:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 04.05. - 16.05.2013