Lotto No. 551


Maestro della Madonna Lazzaroni


Maestro della Madonna Lazzaroni - Dipinti antichi

(attivo a Firenze nell’ultimo terzo del XIV secolo)
Trittico: pannello centrale con Madonna col Bambino san Nicola di Bari e san Pietro, un monaco santo, sant’Antonio Abate, sant’Andrea (?), e san Giovanni Battista (?); portelli laterali: scena della crocifissione con Maria e Giovanni a destra, san Cristoforo, san Benedetto, un vescovo santo a sinistra e in alto l’Annunciazione di Maria,
tempera su fondo oro su tavola, a punta, cornice integrata, pannello centrale cm 34,5 x 19, portelli laterali cm 34,5 x 9,5

Provenienza:
collezione privata europea.

Siamo grati al professor Alessandro Tomei per aver attribuito il dipinto in esame al Maestro della Madonna Lazzaroni dopo aver preso visione dell’originale, nonché per l’aiuto prestato nella catalogazione del dipinto (comunicazione scritta, 16 febbraio 2013).
Inoltre ringraziamo la professoressa Sonia Chiodo per aver confermato l’attribuzione al Maestro della Madonna Lazzaroni indipendentemente da Alessandro Tomei in base ad una fotografia.

Questo anonimo maestro fiorentino, già in passato definito da Offner il “Maestro delle due Madonne” (vedi R. Offner, A Legacy of Attribution, a cura di H. Maginnis, New York 1981, pp. 37/38), fu in seguito ribattezzato, come riferisce Klara Steinweg, dallo stesso Offner, quando questi identificò l’artista come autore della Madonna col Bambino e due angeli, all’epoca nella collezione Lazzaroni a Parigi. In seguito Miklòs Boskovits attribuì al Maestro altre opere (vedi M. Boskovits, Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento, Firenze 1975, pp. 239/40, nota 169), ad esempio l’Incoronazione di Maria con sei angeli della collezione Acton (Milano, Museo Diocesano; vedi Fondi oro. Una collezione per Milano, catalogo della mostra, 1999/2000, pp. 52/53) e l’affresco delle Allegorie delle virtù al Palazzo Comunale di San Miniato (vedi S. Chiodo, “Gli affreschi della chiesa di San Domenico a San Miniato: un capitolo poco noto della pittura fiorentina fra Tre e Quattrocento (parte I)”, in: Arte Cristiana XCVI, 2008, pp. 35–48). Tutte queste opere, come del resto la Madonna col Bambino e i santi, la Crocifissione e l’Annunciazione di Venezia (Fondazione Cini), presentano le stesse peculiarità stilistiche del trittico in oggetto. Il pittore, che fu attivo nella seconda metà del Trecento, seguì a quanto pare la sua formazione nella bottega di Jacopo di Cione, detto l’Orcagna, e in seguito subì l’ascendente di Andrea Bonaiuti e Cenni di Francesco.

17.04.2013 - 18:00

Prezzo realizzato: **
EUR 44.220,-
Stima:
EUR 40.000,- a EUR 60.000,-

Maestro della Madonna Lazzaroni


(attivo a Firenze nell’ultimo terzo del XIV secolo)
Trittico: pannello centrale con Madonna col Bambino san Nicola di Bari e san Pietro, un monaco santo, sant’Antonio Abate, sant’Andrea (?), e san Giovanni Battista (?); portelli laterali: scena della crocifissione con Maria e Giovanni a destra, san Cristoforo, san Benedetto, un vescovo santo a sinistra e in alto l’Annunciazione di Maria,
tempera su fondo oro su tavola, a punta, cornice integrata, pannello centrale cm 34,5 x 19, portelli laterali cm 34,5 x 9,5

Provenienza:
collezione privata europea.

Siamo grati al professor Alessandro Tomei per aver attribuito il dipinto in esame al Maestro della Madonna Lazzaroni dopo aver preso visione dell’originale, nonché per l’aiuto prestato nella catalogazione del dipinto (comunicazione scritta, 16 febbraio 2013).
Inoltre ringraziamo la professoressa Sonia Chiodo per aver confermato l’attribuzione al Maestro della Madonna Lazzaroni indipendentemente da Alessandro Tomei in base ad una fotografia.

Questo anonimo maestro fiorentino, già in passato definito da Offner il “Maestro delle due Madonne” (vedi R. Offner, A Legacy of Attribution, a cura di H. Maginnis, New York 1981, pp. 37/38), fu in seguito ribattezzato, come riferisce Klara Steinweg, dallo stesso Offner, quando questi identificò l’artista come autore della Madonna col Bambino e due angeli, all’epoca nella collezione Lazzaroni a Parigi. In seguito Miklòs Boskovits attribuì al Maestro altre opere (vedi M. Boskovits, Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento, Firenze 1975, pp. 239/40, nota 169), ad esempio l’Incoronazione di Maria con sei angeli della collezione Acton (Milano, Museo Diocesano; vedi Fondi oro. Una collezione per Milano, catalogo della mostra, 1999/2000, pp. 52/53) e l’affresco delle Allegorie delle virtù al Palazzo Comunale di San Miniato (vedi S. Chiodo, “Gli affreschi della chiesa di San Domenico a San Miniato: un capitolo poco noto della pittura fiorentina fra Tre e Quattrocento (parte I)”, in: Arte Cristiana XCVI, 2008, pp. 35–48). Tutte queste opere, come del resto la Madonna col Bambino e i santi, la Crocifissione e l’Annunciazione di Venezia (Fondazione Cini), presentano le stesse peculiarità stilistiche del trittico in oggetto. Il pittore, che fu attivo nella seconda metà del Trecento, seguì a quanto pare la sua formazione nella bottega di Jacopo di Cione, detto l’Orcagna, e in seguito subì l’ascendente di Andrea Bonaiuti e Cenni di Francesco.


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
old.masters@dorotheum.at

+43 1 515 60 403
Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 17.04.2013 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 06.04. - 17.04.2013


** Prezzo d'acquisto comprensivo di tassa di vendita e IVA

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