(nato a Medellín, Colombia nel 1932; vive e lavora a Parigi e New York)
Ragazza con fiocco, 1982, bronzo con patina marrone scuro, firmato e numerato Botero 5/9 e timbrato con il timbro della fonderia, 35 x 37 x 31 cm

Si ringrazia il Sig. Fernando Botero per avere confermato l’autenticità dell’opera.

Provenienza:
Galerie Veranneman, Kruishoutem
Collezione privata, Belgio
ivi acquistato nel 1983
in seguito per eredità agli attuali proprietari

L’inconfondibile firma artistica del pittore e scultore Fernando Botero è nella rappresentazione di rotonde figure dagli ampli volumi corporei e di oggetti sistematicamente gonfiati. Nelle sue scene di genere, ritratti, nudi e nature morte, l’artista (nato a Medellín, Colombia, nel 1931) unisce in modi molteplici le esperienze della sua patria e la tradizione latino-americana di equiparare l’opulenza e la bellezza, da un lato, alla tradizione estetica dell’Occidente, dall’altro. Botero aveva già sviluppato la sua cifra stilistica alla fine degli anni Cinquanta, perfezionandola nel corso dei decenni, e rimanendovi il più possibile fedele dal punto di vista sia stilistico che tematico.

Se si prescinde da alcuni primi esperimenti scultorei, Botero si dedica alla scultura in misura crescente a partire dal 1973. Le sue sculture possono essere per molti aspetti interpretate come una continuazione della sua pittura, ma allo stesso tempo esse costituiscono una sfaccettatura autonoma della sua opera, poiché le sue caratteristiche stilistiche (quali la rappresentazione di volumi sovradimensionati e la corporeità delle figure) sono in esse ulteriormente valorizzate dal concetto di massa e tridimensionalità.

Il bronzo di piccolo formato Ragazza con fiocco è l’epitome della plasticità, della sensualità e della morbidezza. Le sue magnifiche curve ed il volume compatto della figura seduta, con le gambe piegate l’una sull’altra, sono ulteriormente enfatizzati dall’omogeneità dello smalto marrone. Il sottile erotismo della fanciulla ignuda non è dovuto tanto alla sua esibita nudità, quanto all’innocente dolcezza e alla sognante compostezza della figura che guarda diritto davanti a sé.