Lotto No. 610 #


Francesco Zuccarelli


Francesco Zuccarelli - Dipinti antichi

(Pittigliano 1702– 1788 Firenze) Colazione in Campagna, olio su tela, cm 85,5 x 109, con cornice Ringraziamo la dottoressa Federica Spadotto per aver confermato l'attribuzione del dipinto in esame (comunicazione scritta). Zuccarelli fu universalmente celebrato per gli ameni ritagli campestri, popolati di figurine accessorie. Per la composizione fuori dal comune, in cui le figure assumono un ruolo centrale, l'opera in oggetto può esser ritenuta un lavoro insolito per l'artista. Nell'affollato scenario si rincorrono citazioni eterogenee e riferimenti colti, spaziando dai maestri fiamminghi del XVI secolo (cfr. Gillis van Tilborgh, Il pranzo dei contadini) al sommesso lirismo dei fratelli Le Nain (cfr. Paesaggio con contadini). Simili influenze rispecchiano l'interesse dei collezionisti dell'epoca per la pittura del genere olandese, fiamminga e francese. Un elemento tipico delle composizioni di Zuccarelli è la fanciulla snella ed elegante a destra, abituale presenza di tanti paesaggi confezionati da Francesco sin dalla prima maturità (vedi F. Spadotto, Francesco Zuccarelli, Catalogue Raisonné of the Paintings, Milano 2007, cat. n. 45, 48, 55). Le fa da contraltare l'uomo assetato con la casacca lacera che ricorda i protagonisti della rembrandtiana Allegoria dell'inverno, stilisticamente affine (ibidem, cat. n. 313). I due fanciulli dai capelli dorati ricordano tanti cherubini zuccarelliani (ibidem, cat. n. 149, 203, 428). La dama abbigliata da contadina con cappello a tricorno inclinato sul lato destro segue una moda molto diffusa a Venezia intorno alla metà del Settecento, e rappresenta un importante trai d'union per un'altra composizione di Zuccarelli, alquanto insolita, che fu scoperta da Morassi, Europa con Zeus tramutato in toro, in una collezione privata (vedi A. Morassi e G. Algranti [a cura di], Aspetti della pittura in Lombardia e nel Veneto nel ‘700, catalogo della mostra , Milano 1968, cat. n. 25; Sapadotto 2007, cat. n. 314, tav. 49) (tav. 1), in cui compare una dama abbigliata in maniera analoga. Come già per Europa con Zeus tramutato in toro, Spadotto fa notare che la dama potrebbe essere un ritratto. La figura è inoltre importante per valutare la datazione del dipinto in oggetto. Spadotto propone una datazione fra il primo e il secondo soggiorno londinese di Zuccarelli (1752–1762 e 1765–1771), tanto più che è molto evidente l'influenza dei modelli olandesi e fiamminghi. Zuccarelli iniziò l'apprendistato intorno al 1713/14 a Roma preso i ritrattisti Morandi (1622–1717) e Nelli (1672–1740), sotto la cui guida si familiarizzò con i fondamenti della composizione assorbendo in sé il classicismo romano. Grazie all'appoggio del mecenate fiorentino Francisco Maria Niccolò Gabburri (1676–1742) tra la fine del terzo e gli inizi del quarto decennio del Settecento Zuccarelli poté concentrarsi sull'acquaforte. Durante quel periodo toscano si dedicò a soggetti figurativi ed iniziò la sperimentazione nei disegni di paesaggi. Secondo Lanzi (La storia pittorica della Italia inferiore, o sia delle scuole fiorentina, senese, romana, napolitana, Firenze, Stamperia di Ant. Gius. Pagani, 1792) fu introdotto a questo genere dal paesaggista romano Paolo Anesi (1697–1773). Nel 1732 Zuccarelli si trasferì a Venezia, dove si concentrò sempre più sulla pittura paesaggista. La morte di Marco Ricci nel 1730 aveva lasciato un vuoto a Venezia nel paesaggismo, mentre il mercato dell'arte era sommerso dalle opere dei pittori di storie, per cui la peculiare commistione zuccarelliana di paesaggio ed arcadia incontrò ben presto il successo di pubblico. Le sue scene campestri erano popolate di figurine che ricordano Claude Lorrain, di cui Zuccarelli aveva studiato a Roma le opere.

foto aggiuntive
Francesco Zuccarelli, Europa und der Stier, Privatbesitz (Spadotto 2007, cat. No 314)

Esperto: Dr. Alexander Strasoldo Dr. Alexander Strasoldo
+43-1-515 60-556

alexander.strasoldo@dorotheum.at

15.10.2013 - 18:00

Prezzo realizzato: **
EUR 15.774,-
Stima:
EUR 30.000,- a EUR 40.000,-

Francesco Zuccarelli


(Pittigliano 1702– 1788 Firenze) Colazione in Campagna, olio su tela, cm 85,5 x 109, con cornice Ringraziamo la dottoressa Federica Spadotto per aver confermato l'attribuzione del dipinto in esame (comunicazione scritta). Zuccarelli fu universalmente celebrato per gli ameni ritagli campestri, popolati di figurine accessorie. Per la composizione fuori dal comune, in cui le figure assumono un ruolo centrale, l'opera in oggetto può esser ritenuta un lavoro insolito per l'artista. Nell'affollato scenario si rincorrono citazioni eterogenee e riferimenti colti, spaziando dai maestri fiamminghi del XVI secolo (cfr. Gillis van Tilborgh, Il pranzo dei contadini) al sommesso lirismo dei fratelli Le Nain (cfr. Paesaggio con contadini). Simili influenze rispecchiano l'interesse dei collezionisti dell'epoca per la pittura del genere olandese, fiamminga e francese. Un elemento tipico delle composizioni di Zuccarelli è la fanciulla snella ed elegante a destra, abituale presenza di tanti paesaggi confezionati da Francesco sin dalla prima maturità (vedi F. Spadotto, Francesco Zuccarelli, Catalogue Raisonné of the Paintings, Milano 2007, cat. n. 45, 48, 55). Le fa da contraltare l'uomo assetato con la casacca lacera che ricorda i protagonisti della rembrandtiana Allegoria dell'inverno, stilisticamente affine (ibidem, cat. n. 313). I due fanciulli dai capelli dorati ricordano tanti cherubini zuccarelliani (ibidem, cat. n. 149, 203, 428). La dama abbigliata da contadina con cappello a tricorno inclinato sul lato destro segue una moda molto diffusa a Venezia intorno alla metà del Settecento, e rappresenta un importante trai d'union per un'altra composizione di Zuccarelli, alquanto insolita, che fu scoperta da Morassi, Europa con Zeus tramutato in toro, in una collezione privata (vedi A. Morassi e G. Algranti [a cura di], Aspetti della pittura in Lombardia e nel Veneto nel ‘700, catalogo della mostra , Milano 1968, cat. n. 25; Sapadotto 2007, cat. n. 314, tav. 49) (tav. 1), in cui compare una dama abbigliata in maniera analoga. Come già per Europa con Zeus tramutato in toro, Spadotto fa notare che la dama potrebbe essere un ritratto. La figura è inoltre importante per valutare la datazione del dipinto in oggetto. Spadotto propone una datazione fra il primo e il secondo soggiorno londinese di Zuccarelli (1752–1762 e 1765–1771), tanto più che è molto evidente l'influenza dei modelli olandesi e fiamminghi. Zuccarelli iniziò l'apprendistato intorno al 1713/14 a Roma preso i ritrattisti Morandi (1622–1717) e Nelli (1672–1740), sotto la cui guida si familiarizzò con i fondamenti della composizione assorbendo in sé il classicismo romano. Grazie all'appoggio del mecenate fiorentino Francisco Maria Niccolò Gabburri (1676–1742) tra la fine del terzo e gli inizi del quarto decennio del Settecento Zuccarelli poté concentrarsi sull'acquaforte. Durante quel periodo toscano si dedicò a soggetti figurativi ed iniziò la sperimentazione nei disegni di paesaggi. Secondo Lanzi (La storia pittorica della Italia inferiore, o sia delle scuole fiorentina, senese, romana, napolitana, Firenze, Stamperia di Ant. Gius. Pagani, 1792) fu introdotto a questo genere dal paesaggista romano Paolo Anesi (1697–1773). Nel 1732 Zuccarelli si trasferì a Venezia, dove si concentrò sempre più sulla pittura paesaggista. La morte di Marco Ricci nel 1730 aveva lasciato un vuoto a Venezia nel paesaggismo, mentre il mercato dell'arte era sommerso dalle opere dei pittori di storie, per cui la peculiare commistione zuccarelliana di paesaggio ed arcadia incontrò ben presto il successo di pubblico. Le sue scene campestri erano popolate di figurine che ricordano Claude Lorrain, di cui Zuccarelli aveva studiato a Roma le opere.

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Francesco Zuccarelli, Europa und der Stier, Privatbesitz (Spadotto 2007, cat. No 314)

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Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
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Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 15.10.2013 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 05.10. - 15.10.2013


** Prezzo d'acquisto comprensivo di tassa di vendita e IVA(Paese di consegna Austria)

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