Lotto No. 513


Pier Francesco di Jacopo Foschi


Pier Francesco di Jacopo Foschi - Dipinti antichi

(Firenze 1502–1576)
Madonna col Bambino e San Giovannino,
olio su tavola, cm 76,5 x 58, con cornice

Provenienza:
collezione D‘Atri, Parigi, 1967;
collezione privata europea.

Bibliografia:
A. Pinelli, Pier Francesco di Jacopo Foschi, in: Gazette des Beaux Arts, 1967, pag. 101, tav. 19

Siamo grati a Vilmos Tátrai e Laura Pagnotta per aver confermato l'attribuzione in base ad una fotografia digitale.

Il dipinto in esame è stato pubblicato da Antonio Pinelli come opera tarda del Foschi (vedi bibliografia), quando si trovava a Parigi nella collezione D’Atri. La composizione, evidentemente concepita come quadro di devozione privato, segue la tipologia iconografica della Madonna del latte. L'esecuzione di questo tema trova per un accento fuori dal comune in quest'opera grazie all'inatteso parallelismo fra la direzione dello sguardo del Bambino Gesù e di San Giovannino Battista. Anche la veste di Maria sorprende l'osservatore. Invece della consueta tunica rossa con manto azzurro la Vergine indossa un vestito chiaro color malva sopra ad una camicia bianca, Anche il panno di lino che cinge il Bambino non è bianco, come di consueto, ma giallo limone. La triade di personaggi si avvicina all'osservatore e si trova in uno spazio ristretto, delimitato a sinistra da un albero. Sulla destra c'è una veduta di montagne in lontananza immerse nella nebbia, e il cielo in alto. La scena è pervasa di un'atmosfera melancolica.

Allievo e collaboratore di Andrea del Sarto, Foschi trascorse molti anni nella sua bottega e vi realizzò numerose copie di quadri del maggior maestro del pieno Rinascimento fiorentino. Queste copie e varianti conservano la struttura dei modelli, ma presentano una grande indipendenza nelle forme e nel colorismo. Tra le sue invenzioni pittoriche che si sono conservate (di cui fa parte anche la Madonna in esame) le più note sono probabilmente le tre pale d'altare, che tuttora si trovano nel luogo ca ui furono in origine destinate, Santo Spirito a Firenze: La Risurrezione di Cristo (1537), La Trasfigurazione di Cristo (intorno al 1545) e l'Immacolata Concezione (intorno al 1545).

Lo stile di Foschi, contemporaneo di Bronzino e Vasari, è caratterizzato dal manierismo, come testimoniano le forme smussate e levigate, i drappeggi geometrici e i colori fantasiosi, non naturalistici, delle sue creazioni. Egli non aspirava alle formule di una bellezza perfetta e profana ma al raggiungimento di uno stile che fosse l'espressione della sua religiosità. Il dipinto in esame è un esempio ben riuscito del valore personale di Foschi in pieno Cinquecento fiorentino. L'artista cercava di compiere il collegamento fra l'astrazione manierista e il purismo e puritanesimo religioso che già anticipava lo spirito della Controriforma e che si radicava a Firenze in ultima analisi nel mondo intellettuale del Savonarola.

L'importanza di Foschi e della sua arte nella Firenze del XVI secolo si rispecchia anche nelle numerose commissioni che lì ricevette. Occasionalmente lavorò insieme ai suoi colleghi anche per la famiglia del granduca. Nel 1539 partecipò alle decorazioni per i festeggiamenti in occasione delle nozze fra Cosimo I e Eleonora Toledo e nel 1565 alle decorazioni per i festeggiamenti per le nozze fra Francesco de’Medici e Giovanna d'Austria. Nel 1562 faceva parte dei fondatori della prima accademia artistica europea, l'Accademia delle Arti del Disegno, dove detenne prestigiose cariche. I suoi quadri si conservano fra l'altro nelle seguenti collezioni: Uffizi, Galleria dell’Accademia e Museo dello Spedale degli Innocenti a Firenze, Galleria Pallavicini a Roma, Accademia Carrara a Bergamo, Szépmüvészeti Múzeum a Budapest, Museo Puskin a Mosca, Musée des Beaux-Arts a Chambéry, Kunsthalle ad Amburgo e la Johnson Collection a Filadelfia.

Siamo grati a Vilmos Tátrai per l'aiuto prestato nella catalogazione del lotto in esame.

15.10.2013 - 18:00

Prezzo realizzato: **
EUR 49.100,-
Stima:
EUR 40.000,- a EUR 60.000,-

Pier Francesco di Jacopo Foschi


(Firenze 1502–1576)
Madonna col Bambino e San Giovannino,
olio su tavola, cm 76,5 x 58, con cornice

Provenienza:
collezione D‘Atri, Parigi, 1967;
collezione privata europea.

Bibliografia:
A. Pinelli, Pier Francesco di Jacopo Foschi, in: Gazette des Beaux Arts, 1967, pag. 101, tav. 19

Siamo grati a Vilmos Tátrai e Laura Pagnotta per aver confermato l'attribuzione in base ad una fotografia digitale.

Il dipinto in esame è stato pubblicato da Antonio Pinelli come opera tarda del Foschi (vedi bibliografia), quando si trovava a Parigi nella collezione D’Atri. La composizione, evidentemente concepita come quadro di devozione privato, segue la tipologia iconografica della Madonna del latte. L'esecuzione di questo tema trova per un accento fuori dal comune in quest'opera grazie all'inatteso parallelismo fra la direzione dello sguardo del Bambino Gesù e di San Giovannino Battista. Anche la veste di Maria sorprende l'osservatore. Invece della consueta tunica rossa con manto azzurro la Vergine indossa un vestito chiaro color malva sopra ad una camicia bianca, Anche il panno di lino che cinge il Bambino non è bianco, come di consueto, ma giallo limone. La triade di personaggi si avvicina all'osservatore e si trova in uno spazio ristretto, delimitato a sinistra da un albero. Sulla destra c'è una veduta di montagne in lontananza immerse nella nebbia, e il cielo in alto. La scena è pervasa di un'atmosfera melancolica.

Allievo e collaboratore di Andrea del Sarto, Foschi trascorse molti anni nella sua bottega e vi realizzò numerose copie di quadri del maggior maestro del pieno Rinascimento fiorentino. Queste copie e varianti conservano la struttura dei modelli, ma presentano una grande indipendenza nelle forme e nel colorismo. Tra le sue invenzioni pittoriche che si sono conservate (di cui fa parte anche la Madonna in esame) le più note sono probabilmente le tre pale d'altare, che tuttora si trovano nel luogo ca ui furono in origine destinate, Santo Spirito a Firenze: La Risurrezione di Cristo (1537), La Trasfigurazione di Cristo (intorno al 1545) e l'Immacolata Concezione (intorno al 1545).

Lo stile di Foschi, contemporaneo di Bronzino e Vasari, è caratterizzato dal manierismo, come testimoniano le forme smussate e levigate, i drappeggi geometrici e i colori fantasiosi, non naturalistici, delle sue creazioni. Egli non aspirava alle formule di una bellezza perfetta e profana ma al raggiungimento di uno stile che fosse l'espressione della sua religiosità. Il dipinto in esame è un esempio ben riuscito del valore personale di Foschi in pieno Cinquecento fiorentino. L'artista cercava di compiere il collegamento fra l'astrazione manierista e il purismo e puritanesimo religioso che già anticipava lo spirito della Controriforma e che si radicava a Firenze in ultima analisi nel mondo intellettuale del Savonarola.

L'importanza di Foschi e della sua arte nella Firenze del XVI secolo si rispecchia anche nelle numerose commissioni che lì ricevette. Occasionalmente lavorò insieme ai suoi colleghi anche per la famiglia del granduca. Nel 1539 partecipò alle decorazioni per i festeggiamenti in occasione delle nozze fra Cosimo I e Eleonora Toledo e nel 1565 alle decorazioni per i festeggiamenti per le nozze fra Francesco de’Medici e Giovanna d'Austria. Nel 1562 faceva parte dei fondatori della prima accademia artistica europea, l'Accademia delle Arti del Disegno, dove detenne prestigiose cariche. I suoi quadri si conservano fra l'altro nelle seguenti collezioni: Uffizi, Galleria dell’Accademia e Museo dello Spedale degli Innocenti a Firenze, Galleria Pallavicini a Roma, Accademia Carrara a Bergamo, Szépmüvészeti Múzeum a Budapest, Museo Puskin a Mosca, Musée des Beaux-Arts a Chambéry, Kunsthalle ad Amburgo e la Johnson Collection a Filadelfia.

Siamo grati a Vilmos Tátrai per l'aiuto prestato nella catalogazione del lotto in esame.


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
old.masters@dorotheum.at

+43 1 515 60 403
Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 15.10.2013 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 05.10. - 15.10.2013


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA

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