Lotto No. 1312


Giorgio Morandi *


Giorgio Morandi * - Arte moderna

(Bologna 1890–1964) Natura morta, intorno al 1948, olio su tela controfondato su tela, cm 26 x 20, 5, in cornice, (PP)

Provenienza:
galleria Krugier et Cie, Ginevra (vedi etichetta a tergo),
galleria dell’Oca, Roma (vedi etichetta a tergo),
galleria Russo, Roma (al verso firma di R. Russo)
collezione privata, Italia.

Bibliografia:
Lamberto Vitali, Giorgio Morandi, Catalogo generale dei dipinti, Electa, Milano, 1977, n. 598 con illustrazione (con errata indicazione delle misure, correzione scritta di Lamberto Vitali, Milano 4 aprile 1982).

I paesaggi e i gruppi di case, insieme alle nature morte e ai quadri floreali, sono i soggetti preferiti di Giorgio Morandi, che agli inizi del Novecento studiò presso l’Accademia di Belle Arti a Bologna. Dopo il suo confronto con Cézanne, Matisse e Picasso, seguì nel 1913 una breve esplorazione delle opere del futurismo, che non lasciò tuttavia traccia rilevante sulla produzione di Morandi. L’interesse per la pittura metafisica di de Chirico attraversa invece tutta la sua opera, ed assume la forma di una trasposizione pittorica delle ombre nella sua stessa produzione. Intorno al 1920 Morandi aveva scoperto il suo linguaggio visivo che evocava le idee cubiste, con una selezione ridotta di soggetti e di linguaggi formali.
La presente Natura morta è una testimonianza dei motivi non animati, caratteristici della sua opera, nel gioco alterno fra bidimensionalità e spazialità e nella tavolozza cromatica limitata, le cui sfumature vengono tuttavia elaborate in maniera differenziata. Gran parte della produzione morandiana a partire dagli anni Venti consiste di nature morte puristiche che raggruppano bottiglie, brocche, vasi, scodelle – vasellame, raramente alimenti – disposti su superfici monocromatiche. I “semplici volumi delle scatole, dei vasi e delle bottiglie” erano per Morandi “rappresentanti di una realtà che si rivela nella sua ricchezza, nella sua essenza, soltanto quando l’occhio dell’osservatore contempla in essi ciò che li caratterizza; la pienezza e l’inesauribilità delle forme in cui si presentano.“ (E.-G. Güse/ F. A. Morat (a cura di): Giorgio Morandi, Monaco di Baviera 2008).

Esperta: Mag. Patricia Pálffy Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386

patricia.palffy@dorotheum.at

15.05.2013 - 19:00

Stima:
EUR 250.000,- a EUR 300.000,-

Giorgio Morandi *


(Bologna 1890–1964) Natura morta, intorno al 1948, olio su tela controfondato su tela, cm 26 x 20, 5, in cornice, (PP)

Provenienza:
galleria Krugier et Cie, Ginevra (vedi etichetta a tergo),
galleria dell’Oca, Roma (vedi etichetta a tergo),
galleria Russo, Roma (al verso firma di R. Russo)
collezione privata, Italia.

Bibliografia:
Lamberto Vitali, Giorgio Morandi, Catalogo generale dei dipinti, Electa, Milano, 1977, n. 598 con illustrazione (con errata indicazione delle misure, correzione scritta di Lamberto Vitali, Milano 4 aprile 1982).

I paesaggi e i gruppi di case, insieme alle nature morte e ai quadri floreali, sono i soggetti preferiti di Giorgio Morandi, che agli inizi del Novecento studiò presso l’Accademia di Belle Arti a Bologna. Dopo il suo confronto con Cézanne, Matisse e Picasso, seguì nel 1913 una breve esplorazione delle opere del futurismo, che non lasciò tuttavia traccia rilevante sulla produzione di Morandi. L’interesse per la pittura metafisica di de Chirico attraversa invece tutta la sua opera, ed assume la forma di una trasposizione pittorica delle ombre nella sua stessa produzione. Intorno al 1920 Morandi aveva scoperto il suo linguaggio visivo che evocava le idee cubiste, con una selezione ridotta di soggetti e di linguaggi formali.
La presente Natura morta è una testimonianza dei motivi non animati, caratteristici della sua opera, nel gioco alterno fra bidimensionalità e spazialità e nella tavolozza cromatica limitata, le cui sfumature vengono tuttavia elaborate in maniera differenziata. Gran parte della produzione morandiana a partire dagli anni Venti consiste di nature morte puristiche che raggruppano bottiglie, brocche, vasi, scodelle – vasellame, raramente alimenti – disposti su superfici monocromatiche. I “semplici volumi delle scatole, dei vasi e delle bottiglie” erano per Morandi “rappresentanti di una realtà che si rivela nella sua ricchezza, nella sua essenza, soltanto quando l’occhio dell’osservatore contempla in essi ciò che li caratterizza; la pienezza e l’inesauribilità delle forme in cui si presentano.“ (E.-G. Güse/ F. A. Morat (a cura di): Giorgio Morandi, Monaco di Baviera 2008).

Esperta: Mag. Patricia Pálffy Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386

patricia.palffy@dorotheum.at


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte moderna
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 15.05.2013 - 19:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 04.05. - 15.05.2013